19 settembre 2006

Valdo Fusi, chissà se parente di Luca

Da un po' di tempo ci penso ed è ora che dica la mia sulla vicenda tutta torinese di Piazzale Valdo Fusi.

Non voglio entrare nel merito di quanto è stato realizzato, quindi schierarmi con la massa dei "lo trovo orrendo" o stare con la minoranza dei "è un bel progetto", ma vorrei esprimere una mia preoccupazione sulla vivibilità di Torino.

Torino è indubbiamente una bella, bellissima città; il centro ha visto una nuova primavera dal 1993, anno dell'elezione di Castellani a sindaco, con pedonalizzazioni totali o parziali di vie e piazze una volta più simili a svincoli autostradali che a spazi urbani, rifacimenti di interi quartieri (ad esempio il quadrilatero romano) che hanno restituito vita e dignità a pezzi di città e riattivato il settore edile (seppur a favore di poche grandi imprese in qualche modo imparentate o quasi con il sindaco stesso) e così via.

Ma, nonostante le promesse elettorali di tutti i candidati di sinistra (quindi Castellani Bis e Chiamparino 1 e 2), le periferie hanno visto ben pochi investimenti. Ovvio che le Olimpiadi hanno ulteriormente accentuato la necessità di presentare un bel centro ai turisti ed alle telecamere. E ciò era giusto, o comunque compreso nel "pacchetto olimpico".

Ora però le olimpiadi sono finite, aimè, e credo davvero che gli sfrorzi dell'amministrazione e di chi dichiara di voler fare il bene della città debbano concentrarsi in aree più degradate, sfortunate, povere di investimenti.

Piazzale Valdo Fusi è stato rifatto, è nuovo. Può non piacere. Ma ci sono immensi spazi in periferia che necessitano di interventi molto più urgenti. Abbiamo zone, nella nostra città, che sono un misto di degrado, abbandono e orrore architettonico. Ma sui giornali, forse con l'escusione di Torino Cronaca, va detto, non ne vedo quasi mai cenno.

Forse Piazzale Valdo Fusi tocca più il cuore della "Torino che conta", che scende a valle (rotola giù, scriveva Gambarotta) dalla collina o passeggia per il centro. Via Sansovino, forse, è meno visibile agli occhi dei decisori, e così nemmeno Strada del Drosso...

In Francia abbiamo avuto, nei mesi scorsi, il "preoccupante" fenomeno delle rivolte nelle periferie. Forse che una dinamica che continua ad investire sul centro (e rifare una piazza appena terminata perchè qualche a sedicente "think leader" pare non piacere) e tralascia le periferie non contribuisce ad alimentare malcontento tra chi in periferia (malamente) vive? Io non mi stupirei, poi, se a qualcuno scappasse la pazienza...

Spero davvero che l'amministrazione cittadina eviti di spendere un singolo centesimo di euro in piazzale Valdo Fusi (se non per la manutenzione necessaria). Se invece così fosse, io credo che i proprietari di immobili in periferia sarebbero autorizzati a non pagare più un singolo centesimo di euro in tasse locali.

AC

2 Comments:

At mercoledì, 20 settembre, 2006, Blogger CG31 said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

 
At mercoledì, 20 settembre, 2006, Blogger CG31 said...

Io pensavo fosse Piazza Levaldo Fusi, figurati! Comunque la mia proposta è di fare degli scambi culturali: prendere alcune signorine che lavorano sui boulevard periferici e metterli a fare le vasche col suv in centro in via Roma, e quelli tolti dai suv metterli qualche sera a passeggiare sui boulevard periferici. Credo che la Città ne guadagnerebbe, quantomeno in immagine.

 

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