Gli Eroi in Rete
Certo, occorre sapere cosa e dove cercare, ma se vengono forniti gli strumenti adeguati, capita anche di fare una pesca miracolosa e, come tesori dall'abbacinante lucentezza, finalmente emergono (quasi) inaspettati da uno scrigno, e riempiono della loro luce ciò che ci circonda.
Il mezzo, in questo caso, ha le lunghe mani di Google, che in questo caso paiono trasformarsi nelle (quasi) onniscenti pietre Palantiri della saga Tolkeniana, nella forma di un sito (http://news.google.com/archivesearch), che ravana negli archivi (anche cartacei) dei giornali di mezzo mondo e restituisce praticamente di tutto.
Come detto, i tesori che ne possono uscire sono fulgidi e vividi, se la ricerca è mirata: ho provato a vedere cosa nel mondo scrissero Quel giorno di maggio.
The Champions Are Dead
Posted Monday, May 16, 1949
Last week, the Torinos took off in a chartered airliner for a routine training match against a Portuguese team (which defeated the Italians). On the flight home, lost in a soupy fog, the plane crashed into the Basilica on Superga Hill above Turin (where the members of Italy's former royal house are buried). Dead in the flames were all eleven members (and seven reserve players) of the Torinos team.
All over the country, workers and clerks spilled into the streets and squares, wearing the Torinos' badge encircled in black crepe. Pope Pius XII sent a message of condolence to the players' families. Mourned resident Luigi Einaudi: "Horrifying disaster . . . Harsh blow for the entire nation . . ."
In two days, more than 800,000 mourners had filed into Turin's rococo Palazzo Madama, past coffins that held the remains of Italy's greatest team. Sobbed nine-year-old Luigi Foschi: "The champions are dead. What shall we do?"
Rck
2 Comments:
Quando rivedo le foto in bianco e nero del funerale penso che tanta gente così nemmanco i monarchi più illuminati le abbiano avute...
O
Lo scorso autunno la rai provò in maniera del tutto lontana a spiegare gli invincibili, provò con una fiction e con Fiorellino. Era chiaramente inadeguata. Però alla fine della proiezione mio padre parlò, mio padre è tendenzialmente un taciturno, ma parlò e disse : " me lo ricordo capitan valentino, era il mio vicino di casa, io ero bambino e mi faceva entrare sempre allo stadio, mi ricordo anche quel giorno, che disgrazia" e mentre lo diceva era commosso, e io non ho mai visto mio padre con le lacrime. Questo era molto più adeguato per spiegarmi gli invincibili. Anche per questo sono granata.
Y.
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